Spesso vedo persone angosciate dal fatto che il loro mal di schiena possa nascondere una patologia più grave, come un tumore. Questa è un’eventualità esistente ma fortunatamente piuttosto rara, oggi cerchiamo di fare un po’ di chiarezza e capire quando sia realmente il caso di preoccuparsi.
Il dolore nella parte bassa della schiena è un problema davvero comune nella popolazione moderna e secondo gli esperti l’incidenza del mal di schiena può essere vista come una vera e propria epidemia. Per dare qualche dato tratto dalla letteratura scientifica, è stimato che dal 15 al 20% delle persone abbiano un episodio di mal di schiena ogni anno e che fino all’80% della popolazione sperimenti il mal di schiena nel corso della vita. Inoltre gli episodi ricorrenti sono molto frequenti ed interessano dal 25 al 30% delle persone, con una crescita consistente del mal di schiena cronico negli ultimi anni. Il mal di schiena è anche la prima causa di assenza dal lavoro e limitazione delle attività, con un’enorme ricaduta economica.
Tutto questo per inquadrare meglio la situazione del mal di schiena lombare, ovvero quello nella parte bassa della schiena, conosciuto anche come lombalgia.
Spesso le persone sono molto preoccupate da questo problema, hanno paura a muoversi e tendono a mettersi a letto pensando che sia la soluzione migliore, bisogna tuttavia rassicurare la popolazione, visto che nella gran parte di casi il mal di schiena si risolve in maniera positiva e completa. Visto però la grande paura che questo dolore genera nella gente, oggi vorrei andare a fare un po’ di chiarezza su quelle situazioni che meritano davvero attenzione e per le quali è raccomandato rivolgersi immediatamente al medico.
Attenzione però, questo video vuole essere solo una guida informativa, NON deve essere in nessun caso utilizzato per eseguire un’auto diagnosi, ogni situazione va valutata direttamente, quindi se hai un problema rivolgiti a personale sanitario che saprà valutare la specifica situazione ed indirizzarti al meglio.
Inoltre, diciamo subito che le situazioni gravi rappresentano davvero una minima parte nel totale dei dolori alla schiena, per darvi qualche numero, nel 99% dei casi il mal di schiena avrà cause diverse da quelle di cui parleremo ora e che rappresentano un’urgenza medica. Fatte queste precisazioni, in una piccola percentuale di pazienti il dolore alla schiena potrà essere causato da patologie più serie, come: tumori, sindrome della cauda equina, infezioni, fratture, spondilite anchilosante o aneurismi.
Il clinico saprà valutare la presenza di queste problematiche andando ad analizzare la natura e la progressione dei tuoi sintomi, il loro comportamento durante la giornata o in posizioni e movimenti specifici ed eventualmente eseguire un esame neurologico approfondito.
Tuttavia ci sono dei segnali che dovresti conoscere e che, se non l’hai ancora fatto, dovrebbero convincerti a rivolgerti ad un medico, in particolare:
- dolore costante che non cambia al variare della posizione e peggiora di notte, perdita di peso senza motivo, storia di tumori precedenti, sono dei sintomi che potrebbero ricondurre ad una patologia tumorale;
- incontinenza fecale, ritenzione urinaria, anestesia della sella, ovvero problemi alla sensibilità nella zona del cavallo dei pantaloni per intenderci e problemi di sensibilità o di movimento al piede, potrebbero essere legati alla sindrome della cauda equina, una patologia neurologica che interessa le radici dei nervi spinali;
- febbre, malessere, gonfiore, recenti infezioni (urinarie, della pelle, ecc), dolore costante e profondo, patologie del sistema immunitario, potrebbero sottostare ad un’infezione;
- traumi (come incidenti stradali o cadute), età maggiore di 75 anni, uso prolungato di corticosteroidi, potrebbero portare a fratture vertebrali, che sono la patologia più comune fra quelle gravi;
- per quanto riguarda l’aneurisma addominale invece, i sintomi potrebbero essere poco chiari, ma sicuramente attenzione particolare dovrebbe essere posta sui soggetti con patologie cardiovascolari associate o fattori di rischio come il fumo;
- infine per la spondilite anchilosante, una patologia reumatica degenerativa, che ha generalmente un esordio progressivo e spesso difficile da distinguere da un comune mal di schiena, risulta di nuovo fondamentale l’affidarsi a personale qualificato.
ATTENZIONE, se hai uno di questi sintomi NON significa NECESSARIAMENTE che tu abbia una di queste patologie, semplicemente rivolgiti a personale medico, che saprà darti indicazioni precise su come procedere e su eventuali approfondimenti diagnostici necessari.
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