La distorsione della caviglia è un infortunio che può comportare lo stiramento o la lacerazione (parziale o totale) dei legamenti della caviglia. Si verifica quando l'articolazione supera il normale range di movimento. Si tratta di un infortunio molto comune, soprattutto tra la popolazione sportiva e coinvolge maggiormente le donne rispetto agli uomini. Uno studio (Yeung et al.) ha evidenziato come la gamba dominante è 2,4 volte più vulnerabile alla distorsione rispetto a quella non dominante. Inoltre una meta-analisi condotta da Doherty et al. ha evidenziato che gli sport indoor, (es. pallacanestro, pallavolo...) comportano un rischio maggiore di distorsione della caviglia.
Le lesioni possono avere una gravità più o meno elevata e in base al grado di lesione il tempo di recupero varia da pochi giorni fino ad arrivare alle 13 o più settimane. E' importante non sottovalutare il problema ed affidarsi ad un buon fisioterapista per un recupero quanto più rapido ed efficace possibile, per evitare recidive.
Dopo una prima distorsione della caviglia, generalmente i medici non consigliano alcun tipo di fisioterapia, nonostante la possibilità di avere delle recidive si aggiri attorno al 70%. Proprio per questo motivo sarebbe meglio ricorrere fin dal primo episodio di distorsione ad un'adeguata prevenzione e rinforzo specifico per cercare di limitare il rischio di incorrere in un'instabilità cronica di caviglia, problematica complessa e che può avere ricedute importanti sulla vita di una persona, come l'abbandono della pratica sportiva.
Il processo di guarigione da un trauma distorsivo della caviglia si può incasellare in
3 fasi:
1) fase infiammatoria
2) fase di proliferazione
3) fase di rimodellamento o maturazione
LA FASE INFIAMMATORIA
Si tratta della prima fase post trauma e dura dai 2 ai 7 giorni a seconda della gravità della lesione. In questa fase si applica il protocollo PRICE (Protect, Rest, Ice, Compress, Elevate), che prevede la protezione della caviglia per evitare ulteriori lesioni, il riposo, l'utilizzo del ghiaccio (a cicli di 10 minuti), l'applicazione di un bendaggio compressivo e l'elevazione della caviglia per ridurre il gonfiore e l'edema. Se non indispensabili si sconsiglia l'utilizzo di farmaci antiinfiammatori (FANS), perchè secondo le ultime evidenze potrebbero disturbare il processo di guarigione. In questa fase la mobilizzazione attiva e passiva dell'articolazione è importante sia per migliorare la circolazione locale e ridurre l'edema, sia per ridurre il dolore.
LA FASE DI PROLIFERAZIONE
Superata la fase infiammatoria, il tessuto cicatriziale inizia a formarsi. Ora si può lavorare sul recupero della funzionalità della caviglia, riprendendo l'ampiezza del movimento e migliorando la capacità di sostenere il peso. A seconda della gravità dell'infortunio può essere consigliato in questa fase l'utilizzo di un tutore o di un bendaggio per proteggere l'articolazione durante attività a rischio. Questa fase varia indicativamente dalle 4 alle 6 settimane.
LA FASE DI RIMODELLAMENTO O MATURAZIONE
Superata la fase di proliferazione, si può infine lavorare sul completo recupero della forza muscolare, della stabilità, della mobilità, dell'equilibrio statico e dinamico e della coordinazione. Gli esercizi da semplici vanno via via ad assumere maggiore complessità ed intensità e l'utilizzo del tutore va ridotto man mano il paziente riuscirà a riprendere sicurezza nell'esecuzione degli esercizi e soprattutto delle attività quotidiane e/o sportive.
Nonostante il lavoro con il fisioterapista sia fondamentale per impostare il giusto trattamento, un aspetto fondamentale per la buona riuscita del percorso riabilitativo è l'impegno costante e l'esecuzione degli esercizi deve continuare anche a casa.
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